Un nuovo alleato per la tutela del vero Made in Italy è stato presentato oggi alla Sala Tatarella della Camera dei Deputati, durante l’evento “Europa, etichette, dazi e vino: contromisure per tutelare il Made in Italy”. Si tratta di MADENOTINITALY (www.madenotinitaly.com), un portale ideato dall’agenzia di comunicazione Cenacoli e dal portale specializzato oscarwine, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’Italian Sounding.
Attraverso la piattaforma, gli utenti potranno segnalare in forma anonima prodotti che imitano nomi, confezioni o simboli italiani, pur non essendo realmente made in Italy. Le segnalazioni includeranno la località in cui il prodotto è stato acquistato, il prezzo e considerazioni personali, come l’eventuale inganno percepito dall’uso di nomi italiani o dalla presenza del tricolore.
Una risposta concreta al fenomeno dell’imitazione
“L’idea di questo portale è nata tempo fa – ha spiegato Livio Buffo, CEO di Cenacoli e fondatore di Oscarwine – ma la minaccia dei dazi statunitensi ci ha convinti che fosse il momento giusto per agire. L’Italian Sounding è un danno colossale per il nostro export: il giro d’affari delle imitazioni è superiore a quello del vero export italiano. È ora di recuperare terreno”. Il portale servirà anche per fini statistici e analitici: “Vogliamo capire quanto è diffuso il fenomeno, dove si concentra maggiormente e quanto differiscono i prezzi dai veri prodotti italiani.”
Con l’appoggio del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, il progetto punta a sensibilizzare anche la vasta comunità di italiani all’estero, testimoni diretti del problema.
Un fenomeno che minaccia qualità, reputazione e occupazione
Il fenomeno dell’Italian Sounding non si limita a una semplice imitazione. Secondo l’on. Marco Cerreto, componente della Commissione Agricoltura della Camera, “si tratta di una forma di agropirateria che colpisce in particolare il settore vitivinicolo”. Per questo, il Governo ha già adottato diverse misure di contrasto: dall’introduzione di reati specifici nel codice penale alla nuova etichettatura obbligatoria per le DOC e DOCG, con contrassegni più sicuri realizzati dal Poligrafico dello Stato.
Proprio Massimo Garzillo, responsabile per il settore vini e alcolici del Poligrafico, ha illustrato le caratteristiche del nuovo contrassegno tricolore: un sistema anticontraffazione con tecnologie simili a quelle delle banconote, corredato da QR Code che rimanda a una piattaforma digitale con tutte le informazioni sulla tracciabilità.
Il caso “CalSecco” e l’urgenza di protezioni internazionali
Centinaio ha ricordato che l’inasprimento dei dazi, come quello minacciato dagli Stati Uniti, può favorire ulteriormente le imitazioni: “In California è stato lanciato il CalSecco, nome che richiama esplicitamente il Prosecco, ma che è completamente made in USA. Serve un’azione multilivello: etichette più smart, blockchain, clausole nei trattati internazionali e una promozione unificata del nostro export”.
Il sostegno delle imprese internazionali al Made in Italy
Un segnale incoraggiante è arrivato anche dal mondo imprenditoriale. Andrea Di Paolo, vicepresidente di BAT Italia, ha confermato l’impegno del gruppo nel sostenere la filiera italiana del tabacco, che coinvolge oltre 400 PMI e circa 6.000 lavoratori. “Crediamo nel valore del Made in Italy. Le politiche del Governo, come il calendario fiscale triennale, hanno reso possibile una programmazione sostenibile degli investimenti.”
MADENOTINITALY si propone così come una piattaforma partecipativa, innovativa e concreta per combattere l’uso scorretto dell’immagine italiana all’estero. Un passo in avanti verso una maggiore consapevolezza collettiva e un’azione coordinata tra istituzioni, imprese e cittadini, per difendere l’autenticità e il valore delle eccellenze italiane.