Lunedì 12 maggio alle ore 17.30, Giampaolo Ricci sarà ospite del Collegio Fratelli Cairoli di Pavia per presentare il suo libro “Volevo essere Robin. Il mio viaggio fino a qui”, una testimonianza intensa e sincera che attraversa il lato più umano dello sport.
In un mondo che celebra i supereroi, Ricci sceglie la figura dell’aiutante, dell’ombra preziosa: Robin. A tredici anni è un ragazzo insicuro, con un corpo che pesa troppo – 121 chili – e un’autostima che vacilla. Non chiede aiuto, non vuole disturbare. Inizia a saltare i pasti in silenzio, intrappolato in un disturbo alimentare che nasce dal desiderio di essere “abbastanza”. Eppure, nella palestra trova un rifugio, un’identità, e soprattutto una speranza: la pallacanestro.
Da “diamante grezzo” a protagonista in campo, il suo è un cammino fatto di impegno, dedizione e cadute. Dopo gli esordi con la Stella Azzurra, Ricci scala il mondo del basket professionistico con il mantra “Trust the process”: credere nel processo, nei momenti difficili, e nella possibilità di ricominciare ogni volta. Un percorso che lo porterà a vestire la maglia dell’Olimpia Milano e della nazionale italiana, tra scudetti, Mondiali, Olimpiadi, ma anche tante giornate buie.
Nel libro, il campione non racconta solo le vittorie, ma si toglie la maschera: si parla di amicizie, di pressioni, di una continua e spesso dolorosa ricerca della perfezione. E si arriva fino in Tanzania, con la nascita di Amani Education ODV, un progetto educativo che ha segnato una svolta profonda, rivelandogli il bisogno — umano prima ancora che sportivo — di perdonare e perdonarsi.
Nato a Roma il 27 settembre 1991, Giampaolo Ricci è laureato in matematica all’Università di Bologna con una tesi di geometria dal titolo “Il piano proiettivo reale e la superficie romana di Steiner”. Oggi è uno dei cestisti italiani più apprezzati e una voce che va oltre il campo da gioco, capace di ispirare giovani e adulti con una storia di fragilità, forza e rinascita.
L’incontro al Collegio Cairoli sarà un’occasione speciale per ascoltare dal vivo il racconto di chi ha imparato, passo dopo passo, a brillare restando se stesso. Anche se voleva solo essere Robin.